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martedì 24 giugno 2014

Il M5S è contro l'immunità dei parlamentari

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Il M5S da sempre è contrario all’immunità dei parlamentari, e da anni promuove il “Parlamento pulito”.
Il recente testo del Ministro Boschi costruisce un Senato di nominati, sindaci e consiglieri regionali a cui, solo come contentino al popolo, si toglie l'immunità per rendere più passabile la porcata.
Noi abbiamo rigettato in toto la sconcia proposta, con il semplice emendamento 6.5: "sopprimere l'articolo".
Anche perchè nessun gruppo parlamentare, nè tantomeno il governo, ha proposto di abolire l'immunità ai rappresentanti alla Camera: Genovese, Galan e molti altri ringraziano.
La stampa non ha perso occasione per riassumere la vicenda nel modo più comodo al governo: “Il M5S vuole l’immunità parlamentare!”. Figurarsi: abbiamo già predisposto anche la proposta per abolirla in toto in entrambe le camere. Chiunque sostenga quindi che il MoVimento “è a favore dell’immunità parlamentare” non solo dimostra ignoranza assoluta sui temi e le battaglie che il M5S sta combattendo da sempre, ma fa sospettare il dolo." M5S Camera e Senato

Da :  http://www.beppegrillo.it/2014/06/il_m5s_e_contro_limmunita_dei_parlamentari.html?s=n2014-06-24

martedì 17 giugno 2014

Lettera aperta a Matteo Renzi

"Gentile Presidente del Consiglio Matteo Renzi,
sono passati ormai sei mesi da quando la Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità delle principali disposizioni della legge per l’elezione della Camera e del Senato. A seguito di tale sentenza, risulta oggi in vigore una legge elettorale marcatamente proporzionale che prevede la possibilità di esprimere un voto di preferenza.
Lei ha più volte manifestato la volontà di modificarla, perché essa non sarebbe in grado di garantire la governabilità. Per raggiungere questo obiettivo, Lei ha concordato con Forza Italia una proposta di riforma, l’Italicum, che ripropone i profili di incostituzionalità del Porcellum: premio di maggioranza abnorme e impossibilità per i cittadini di esprimere la propria preferenza.
Il MoVimento 5 Stelle nei giorni scorsi ha depositato alla Camera e al Senato la propria proposta di legge elettorale, che per semplicità riferiremo come Democratellum. È il frutto di un intenso lavoro portato avanti da decine di migliaia di cittadini che per mesi hanno contribuito direttamente a determinarne le caratteristiche. La nostra proposta assicura la rappresentatività del Parlamento e rafforza il rapporto tra eletti ed elettori. Infatti, si tratta di un sistema proporzionalein circoscrizioni di dimensioni intermedie che, pur essendo sensibilmente selettivo, grazie alla formula del divisore corretta, consente l’accesso al Parlamento anche alle forze politiche piccole. Inoltre, prevede la possibilità per gli elettori non solo di esprimere un voto di preferenza, ma anche di penalizzare i candidati sgraditi, favorendo in questo modo una più diretta responsabilità degli eletti nei confronti degli elettori.
Il Democratellum favorisce la governabilità, senza presentare profili di incostituzionalità. Il suo impianto limita la frammentazione dei partiti e avvantaggia le forze politiche maggiori. Il sistema non richiede coalizioni preelettorali e così evita che i partiti debbano annacquare la propria proposta elettorale a causa di alleanze tattiche obbligate, che, nell’esperienza italiana, si sono rivelate meri espedienti elettorali incapaci di reggere alla prova del governo del Paese. Sulla base della nostra proposta, inoltre, una forza politica che ottenga un deciso consenso elettorale potrà governare anche da sola, senza che sia necessario raggiungere la maggioranza assoluta dei voti.
In estrema sintesi sono questi gli obiettivi cui il Democratellum è diretto. Esso non è avanzato per favorire il MoVimento 5 Stelle ma per perseguire una democrazia compiuta ed un sistema politico più utile ai cittadini. Non si tratta infatti di unproporzionale puro, bensì di un sistema che consente a una forza politica che ottenga attorno al 40% dei consensi di avere oltre il 50% dei seggi.
Per queste ragioni, constatando la necessità di avere in Italia una legge elettorale in tempi brevi come auspicato da anni dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, Le chiediamo di fissare un incontro, naturalmente in streaming per ragioni di trasparenza, così da poterne discutere direttamente.
In attesa di un gentile riscontro, Le porgiamo i nostri migliori saluti." M5S Camera e Senato
Leggi, stampa e diffondi il testo del Democratellum, la legge elettorale del M5S scritta dai cittadini!

Da  http://www.beppegrillo.it/2014/06/lettera_aperta_a_matteo_renzi.html?s=n2014-06-16

giovedì 12 giugno 2014

Le elezioni dei giudici della Corte Costituzionale secondo il M5S

Oggi 12 giugno il Parlamento si riunirà in seduta comune (deputati + senatori) per eleggere due giudici della Corte costituzionale.
La Corte costituzionale svolge delle importantissime funzioni. Si pronuncia sull’ammissibilità dei referendum proposti dai cittadini e dalle regioni e giudica sulla messa in stato d’accusa del Presidente della Repubblica, è chiamata a controllare la costituzionalità delle leggi e a risolvere i conflitti che insorgono tra gli organi dello Stato nonché tra lo Stato e le regioni (i c.d. “conflitti di attribuzione”).
Controllare che le leggi non siano in contrasto con la Costituzione è un compito delicato e importantissimo che in diversi casi ha permesso di mettere una pezza a grandi pasticci combinati dai politici. Vi ricordate del Porcellum, la legge elettorale che regalava un numero spropositato di seggi a chi otteneva anche solo un voto in più degli altri e che non permetteva ai cittadini di scegliere i propri rappresentanti? La modifica del Porcellum era già ricompresa nella proposta “Parlamento pulito” nata nel giorno del primo VDay. Dopo oltre otto anni di parole al vento dei politici italiani solo l’intervento della Corte costituzionale ha permesso di fare piazza pulita di quelle norme illegittime.
E non si pensi che il compito della Corte di risolvere i “conflitti di attribuzione” sia meno importante: solo la Corte ad esempio può annullare una decisione del Parlamento con la quale si vuole impedire l’arresto di un deputato o di un senatore. 
La votazione del 12 giugno è di fondamentale importanza per non indebolire ulteriormente l’ultimo argine che è rimasto a tutela della centralità del Parlamento contro lo spadroneggiare del Governo e a difesa dei diritti dei cittadini contro la miopia della casta politica. 
Ma come si scelgono i giudici della Corte costituzionale? I Costituenti avendo attribuito queste funzioni di garanzia alla Corte hanno voluto creare un meccanismo complesso per la sua formazione in modo da garantire il più possibile l’indipendenza, il pluralismo e l’elevato grado di competenza dei suoi componenti. I giudici costituzionali in totale sono 15, 5 sono nominati dal Presidente della Repubblica, 5 sono eletti da un collegio di magistrati (delle supreme magistrature ordianaria ed amministrative) e 5 sono eletti dal Parlamento riunito in seduta comune. Non tutti possono essere scelti come giudici della Corte costituzionale, è necessario infatti essere magistrati (delle supreme giurisdizioni ordinarie e amministrative) o professori ordinari universitari in materie giuridiche oppure avvocati con almeno 20 anni di esercizio. Il 12 giugno tutti i deputati e tutti i senatori si riuniranno nell’Aula di Montecitorio e dovranno esprimere un voto per l’elezione di due di questi 15 giudici poiché altri due nominati dal Parlamento 9 anni fa sono ormai giunti alla fine del loro mandato. Per far sì che i nomi dei giudici eletti dal Parlamento siano ampiamente condivisi e non abbiano una marcata connotazione partitica, per la loro elezione è richiesta la maggioranza dei 2/3 di tutti i parlamentari (634) nelle prime tre votazioni, mentre nelle successive è richiesta comunque una maggioranza elevata ma che si abbassa ai 3/5 di tutti i parlamentari (570).
Il MoVimento 5 Stelle vuole fare la sua parte nella selezione di queste due persone che andranno a ricoprire un ruolo così rilevante. Vogliamo evitare che i vecchi partiti facciano sotto banco i loro comodi spartendosi i posti in un gioco di reciproci favori. Pertanto vogliamo rendere trasparente questa procedura introducendo un metodo innovativo che consiste nell’indicazione da parte di tutte le forze politiche dei criteri sulla base dei quali ciascuna formula le proprie proposte e rende pubblici i nomi delle personalità individuate. Abbiamo utilizzato questi criteri.
Vogliamo che siano elette personalità sganciate dai partiti: devono essere assolutamente indipendenti perché in sostanza devono controllare che gli attori politici non superino i limiti di discrezionalità che la Costituzione impone ad ogni potere: al Parlamento, al Governo, alle Regioni, ecc. Abbiamo deciso fin da subito di escludere l’appoggio a ogni nome che provenga dalle file dei partiti politici.
La Costituzione ha prescritto che cinque dei quindici giudici siano eletti dal Parlamento con accordo largo tra le forze politiche. Per questo occorre che ciascuna forza politica offra agli altri Gruppi parlamentari ed al Paese i nomi sui quali è disposta a far convergere i propri consensi. Quindi abbiamo deciso di formulare alcune indicazioni di personalità in grado di svolgere il delicato compito in modo autonomo e indipendente. Abbiamo chiesto alle altre forze politiche (LEGGI LA LETTERA) di indicare i nominativi che intendono proporre, di modo che si possa valutare in trasparenza la possibilità di una convergenza nel voto. Ci piacerebbe che i giudici costituzionali che dobbiamo eleggere siano personalità che, al di fuori di un coinvolgimento partitico, si siano impegnati nella difesa dei principi costituzionali contro lo stravolgimento della Costituzione che è portato avanti da diversi anni da svariate forze politiche. Ci piacerebbe che diventassero giudici costituzionali personalità che si siano spese per difendere e rafforzare il Parlamento di fronte agli abusi del Governo, che abbiano condannato la prassi incostituzionale dell’eccesso nella decretazione d’urgenza, del ricorso costante alle questioni di fiducia e alla presentazione governativa di maxi-emendamenti, ecc. Ci piacerebbero giudici che si siano contraddistinti per la difesa della forma di governo parlamentare contrastando le spinte alla concentrazione del potere e abbiano difeso il genuino principio di rappresentanza rifiutando le derive iper-maggioritarie. Ci piacerebbero giudici che abbiano difeso la necessità di un'imparziale interpretazione dei Regolamenti parlamentari contro i soprusi della maggioranza politica di turno. Infine, ci piacerebbero giudici che abbiano difeso il principio di uguaglianza di tutti(anche quando si tratti di politici!) di fronte alla legge e che abbiano difeso rigorosamente i diritti costituzionali delle persone nei confronti di qualsiasi prevaricazione da parte del legislatore, che si siano distinti nella difesa delle minoranze e che si siano spesi a tutela dei soggetti più deboli nella società. Ci piacerebbero cioè giudici indipendenti, liberi e coraggiosi!
Sulla base di questi criteri, del possesso dei requisiti soggettivi, della specifica competenza nel campo del diritto costituzionale nonché dell’effettiva disponibilità, abbiamo selezionato i nomi di alcune personalità idonee a svolgere la delicata funzione da offrire alla valutazione della società civile e delle altre forze politiche.
Abbiamo quindi individuato i seguenti nomi (in ordine alfabetico).
Professori ordinari di diritto costituzionale:
- prof. Antonio D’Andrea, Università di Brescia;
- prof. Franco Modugno, Università “La Sapienza” di Roma;
- prof.ssa Silvia Niccolai, Università di Cagliari.
Avvocati con almeno 20 anni di esercizio:
- avv. Felice Besostri, avvocato nel Foro di Milano" Commissioni M5S Affari Costituzionali Camera e Senato

lunedì 9 giugno 2014

Politometro , Perchè no ?

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"IL POLITOMETRO E' GIA' PRONTO! Lo hanno usato gli inquirenti del MOSE, avete sentito come hanno fatto? Hanno calcolato le entrate dei vari indagati dal 2001 al 2011 e le hanno confrontate con le spese nello stesso arco temporale, risultato, eccessi di uscite superiori di una volta e mezza (in media ) le entrate, tipo Galan con 1.200.000 di incassi e 2.600.000 di spese. Ora dovranno dimostrare come hanno fatto a spendere più di quanto guadagnato! #POLITOMETROSUBITO!!"

Da:  
http://www.beppegrillo.it/2014/06/politometrosubito.html?s=n2014-06-07

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IN EVIDENZA 
IL GOVERNO CONTRO L'ACQUA PUBBLICA: È evidente che il Governo Renzi sia contro l'Acqua Pubblica e, nonostante la vittoria dei cittadini, intenda non rispettare la volontà popolare dei referendum.
L'Europa dà piena possibilità agli enti locali di scegliere il sistema di gestione dell'acqua, menre il nostro governo impone la sua linea privatizzatrice.
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EXPO: CONTINUANO MANOVRE POCO CHIARE:  Sono giorni che assistiamo a un teatrino sui poteri di intervento sugli appalti Expo che attendiamo siano affidati al Presidente dell’ANAC Cantone o al Commissario Unico Expo Sala, ma è ancora tutto miseramente fermo. La nomina di Cantone è stata fin qui solo una marchetta elettorale”, dichiarano i portavoce in Senato del Movimento 5 Stelle. La corruzione onnipresente nelle grandi opere non ammette tentennamenti e ogni esitazione del Governo su questo terreno si configura come complicità al sistema tangentistico.

dalla regione Lombardia

POS OBBLIGATORI SOPRA 30 EUR  m5s Chiede che si avvii un’indagine a livello regionale sui costi praticati dai maggiori istituti di credito per i POS, nonché sulle commissioni delle banche, che hanno peraltro recentemente ricevuto risorse pubbliche. La lotta al nero merita ben altri provvedimenti che l’obbligo indiscriminato di POS.
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FeStella
13-14 e 15 giugno grande festa con tema come vogliamo l'Europa e come diffondere le innovazioni tecnologiche "green" e le energie alternative.
Qui il programma>>
Ci saranno dibattiti, giochi per bambini, ristorazione vegetariana, vegana, fruttariana e, naturalmente, tanta musica dal vivo qui gli artisti.
Eventi in Lombardia ed oltre
11/6 Milano Convegno Cannabis: l'erba che cura - Uso della cannabis nelle terapie farmacologiche
13-15/6 Milano Festa/evento del Movimento Lombardo - Tutti sono invitati a partecipare ed aiutare
 19/6 Milano Come difendersi dagli scandali finanziari Esperti spiegano ai cittadini come difendersi dalla Banche e dalle truffe finanziarie di consulenti e promotori.
SONO DISPONIBILI ANCORA 3000 COPIE DEL GRILLO PARLANTE: RICHIEDETE PER I VOSTRI EVENTI COPIE DEL GRILLO PARLANTE Costo 0,25 cent cad. Richiedi qui >> 
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